In questo articolo capirai l’importanza di un rimedio naturale per la nostra salute che spesso sottovalutiamo: l’Acqua. Scoprirai la relazione tra l’acqua ed il nostro corpo, l’energia dell’acqua, quando bere, che acqua bere, l’acqua in bottiglia, quella del rubinetto, i trattamenti dell’acqua e molto altro.

 
L’ACQUA È VITA

L’acqua è la forza vitale dalla quale dipendono tutti gli organismi viventi. La vita si sviluppa, si conserva e si perpetua sempre in presenza di acqua. Il 70% circa della superficie terrestre è sommersa dalle acque e approssimativamente il 70 % del corpo umano è costituito di acqua. Il sangue, linfa vitale, è costituito per oltre il 50% d’acqua. Nel corso delle 24 ore circolano nel nostro cervello 1400 litri di sangue, nello stesso arco di tempo nei reni ne passano 2000 litri. L’acqua pervade ogni singola cellula nel nostro corpo e rende possibile la comunicazione tra i vari tessuti cellulari. Regola tutte le funzioni dell’organismo, quelle strutturali, digerenti, metaboliche e cardiocircolatorie. Ha inoltre il ruolo di solvente, veicolo di sostanze nutritive e agente depurativo, favorendo la rimozione delle scorie ed elimina i residui prodotti dal metabolismo, mantiene la pressione osmotica nelle cellule e regola la temperatura corporea. Nessuna delle funzioni metaboliche sarebbe possibile senza l’acqua. L’espulsione delle tossine attraverso i reni, il sangue, la pelle e i polmoni avviene grazie alla sua presenza. 

Normalmente, poniamo attenzione al cibo che mangiamo ma non mettiamo la stessa cura a ciò che beviamo, non considerando mai la quantità e la qualità di ciò che beviamo. E non si tratta solo di bere “abbastanza” ma anche scegliere acqua di qualità e imparare a idratarsi nel modo giusto. 

In sintesi, l’acqua è fondamentale per:

Idratazione delle cellule: l’acqua trasporta nutrienti e ossigeno alle cellule, rimuovendo al contempo le tossine. Se manca, il metabolismo cellulare rallenta.

Salute degli organi: Il cervello, ad esempio, è composto per il 75% di acqua. Anche una leggera disidratazione può causare mal di testa, difficoltà di concentrazione e irritabilità.

Salute e Bellezza della Pelle: Una scarsa idratazione rende la pelle secca e favorisce l’invecchiamento precoce.

QUANTA ACQUA BISOGNA BERE?

Una regola generale è bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, ma il fabbisogno varia in base a età, peso, clima e attività fisica. Ad esempio, durante l’esercizio fisico o in estate, il corpo perde più liquidi e ha bisogno di un reintegro maggiore.

Un trucco semplice? Controlla il colore delle urine: in linea di massima, un colore chiaro indica una buona idratazione, mentre le urine scure sono segno che devi bere di più!

ACQUA DI RUBINETTO O IN BOTTIGLIA?

La scelta tra acqua di rubinetto e acqua in bottiglia è un argomento che va oltre la comodità o il gusto, toccando anche importanti questioni di salute.

Acqua di rubinetto: è batteriologicamente sana, è più economica, sempre disponibile e più sostenibile dal punto di vista ambientale. Tuttavia, il cloro utilizzato per disinfettarla può alterarne il gusto e, in quantità elevate, potrebbe avere effetti a lungo termine sulla salute. Inoltre, la qualità può variare a seconda della zona e delle condizioni delle tubature, che talvolta possono rilasciare metalli pesanti o altre sostanze indesiderate. In base alla fonte dell’acquedotto comunale, può sgorgare dai rubinetti un’acqua più o meno calcarea, con nitrati e inquinanti ambientali.

Acqua in bottiglia: offre spesso un gusto più gradevole ed è comoda da portare con sé. Tuttavia, la plastica delle bottiglie può rilasciare microplastiche, specialmente se esposta al calore o conservata male. Le microplastiche, ormai individuate in molte analisi, rappresentano una potenziale preoccupazione per la salute. A ciò si aggiunge l’impatto ambientale significativo dovuto alla produzione e allo smaltimento delle bottiglie. Inoltre, non tutte le acque in bottiglia sono uguali, saper scegliere l’acqua giusta è importante, quanto scegliere il cibo migliore per la tua salute.

ACQUA IN BOTTIGLIA DI QUALITÀ

Nell’acqua in bottiglia, sarebbe bene privilegiare le marche che hanno alcuni parametri di qualità, che vedremo tra poco. In fin dei conti, se ne bevi nella giusta quantità (circa 2 litri al giorno) credo che meriti una certa attenzione, due chili  di questo alimento liquido che entra tutti i giorni dentro il tuo stomaco. Vediamo, dunque, i fattori più importanti da tenere in considerazione.

Evita le acque provenienti da falde inquinate: Le falde acquifere possono contenere nitrati, metalli pesanti o residui di pesticidi. Ovviamente, più la sorgente si trova in montagna e lontano da centri urbani o da campagne coltivate in modo intensivo e più probabilità ci sono che l’acqua che compri sia di qualità. Impara, dunque, a leggere le etichette prima di acquistare un’acqua in bottiglia, come faresti per un cibo che non conosci. Se possibile, scegli un’acqua, anche, con un contenuto di nitrati e metalli pesanti assente o quasi (vedi tabella).

Preferisci acque con un basso residuo fisso: Il residuo fisso è la quantità dei sali minerali disciolti nell’acqua, principalmente calcio, magnesio e bicarbonati. Le acque con un residuo fisso basso sono più leggere e aiutano i reni a lavorare meglio stimolando la diuresi. Scegli, dunque, acqua a basso residuo fisso, controlla l’etichetta e cerca acque all’incirca sui 50 mg/L. (vedi tabella). Si fa un gran parlare, in questi ultimi anni, delle acque alcalinizzate per la salute. Si tratta di acque con un pH superiore a 7, ottenute naturalmente (se ricche di minerali alcalini come calcio, magnesio e bicarbonati) o artificialmente, tramite processi come l’elettrolisi. L’idea di base è che un’acqua con un pH più alto possa contrastare un eccesso di acidità nel corpo e, pertanto, offrire una serie di benefici. Non ho abbastanza esperienze in tal senso per esprimere un parere a favore o contro delle acque alcalinizzate, anche la comunità scientifica è abbastanza di pareri controversi, pertanto, lascio a te l’arduo giudizio.

CHE ACQUA BERE?

Devi sapere che i parametri basilari per stabilire la qualità di un acqua da bere sono principalmente:

Ph: il valore del pH dell’acqua indica il grado di acidità della soluzione, nel caso dell’acqua da bere questo deve essere neutro, in sostanza deve aggirarsi intorno al 7. Anche se in questo ultimo decennio ha fatto gran parlare le presunte virtù dell’acqua “arricchita”. Acqua del rubinetto che viene ionizzata e alcalinizzata attraverso un ionizzatore che è un dispositivo che permette di separare due tipologie di acqua, l’alcalina (con un ph superiore a 7) che è destinata all’alimentazione, mentre quella acida che è maggiormente indicata per le svariate operazioni di lavaggio. I produttori ed i venditori degli impianti per trattarle ne pubblicizzano gli effetti benefici sulla salute ma io sono ben restio nel pensare che tutto ciò sia una panacea per tutti i mali.  

Durezza: la durezza è la quantità di Sali di calcio e Magnesio presenti nell’acqua. E’ il parametro che determina anche il “sapore” dell’acqua. Infatti, le acque con una durezza bassa sono più leggere, mentre quelle con una durezza più alta sono avvertite nel palato come più pesanti; Anche qui ho notato una grossa contraddizione: usiamo strategie come gli abbattitori di calcare, l’acqua distillata e altro per preservare i nostri elettrodomestici come i ferri da stiro, lavatrici, ecc. o gli impianti come le caldaie ma tralasciamo di aver consapevolezza dell’acqua che entra nel nostro corpo. La durezza dell’acqua altro non è che il famoso calcare che si deposita nei nostri elettrodomestici e sulle nostre stoviglie. Questo “calcare” si accumula pure nel nostro corpo, nei reni e soprattutto nel nostro sistema vascolare. Se per allungare la vita del nostro ferro da stiro non esitiamo ad usare dell’acqua distillata, come ci dovremmo comportare quando si tratta di proteggere il nostro organismo dall’arteriosclerosi?

Residuo fisso: in termini tecnici, il residuo fisso indica la quantità di minerali che erano disciolti nell’acqua alla fine dei processi di evaporazione ed essiccamento, ad una temperatura di 180°C. Si pensa che un’acqua buona per la salute sia quella che abbia il residuo fisso particolarmente basso sotto i 100 mg/lt. La quantità può variare dai 14 mg/lt. dell’acqua Lauretana ai 400 mg./lt. di Vitasnella ma ci sono acque con residui fissi ancora più alte come quella che esce dai rubinetti.

Considera che le cellule umane sono in grado di assimilare direttamente i minerali inorganici solo in minima parte. Perciò per essere utilizzati pienamente dal nostro organismo, questi minerali, devono presentarsi già metabolizzati dalle cellule delle piante e trasformate in strutture organiche. Questo è il motivo per cui non sgranocchiamo dei sassi se abbiamo l’osteoporosi o non succhiamo un pezzo di ferro arrugginito se siamo anemici. Pertanto, quanto più basso è il grado di mineralizzazione dell’acqua (residuo fisso) tanto più alto è il suo potere depurativo e di compatibilità con l’essere umano.

Nitriti e nitrati: un’alta concentrazione di questi due componenti all’interno dell’acqua a mio parere potrebbe essere pericolosa per la salute, è per questo motivo che bisognerebbe bere acque con un bassissimo valore di nitriti e nitrati. In Italia, il contenuto di nitrati nelle acque potabili è per legge (decreto legislativo 31/2001) è inferiore a 50 mg/L, concentrazione ritenuta non dannosa.

La fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro afferma, inoltre, che non ci sono prove che i nitrati presenti nell’acqua possano provocare tumori a livello gastrointestinale né altri tipi di tumore, ma non può smentire che i nitrati  se convertiti in nitriti possono combinarsi con altre sostanze e formare composti che sono ritenuti cancerogeni (nitrosammine).

Ma i nitrati dove altro si trovano? gli insaccati sono tra gli alimenti che ne contengono di più anche se non è sempre stato così. Storicamente, ai salumi venivano aggiunti solo il sale e le spezie, che fungevano anche da conservanti naturali oggi, invece, con la produzione massiccia bisogna far uso di nitrati e nitriti come conservanti. Ed è così anche per l’agricoltura dove vengono impiegati nei fertilizzanti ed è questo il motivo per cui si trovano in molte acque in bottiglia o nell’acqua che sgorga dal nostro rubinetto. Sempre la fondazione AIRC, scrive nel suo sito, che quando il nitrato è ingerito, circa il 20% di esso può essere trasformato in nitrito. E’ risaputo che i nitrati ed i nitriti (E249, E250, E251, E252) che sono presenti come additivi nel prosciutto, nel salame e in altri prodotti a base di carne lavorata come mortadella, salsicce, ecc. aumentano il rischio di tumore al colon. A dirlo è anche l’Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente e la salute e la sicurezza sul lavoro (Anses). «Maggiore è l’esposizione, maggiore è il rischio di cancro del colon-retto» hanno dichiarato le autorità sanitarie francesi, che insieme al governo hanno elaborato un piano d’azione per frenare il consumo di carne lavorata.

La bresaola (che è tra gli insaccati che ne contiene di più) ha al suo interno nitrati pari a 30 mg./kg. e nitriti per 2 mg./kg. e l’acqua potabile contiene all’incirca gli stessi nitrati e, per fortuna, non la stessa quantità di nitriti (l’acqua dell’acquedotto di Padova contiene 15 mg./lt. di nitrati e <0,05 mg./lt. di nitriti) ma c’è una sostanziale differenza: non mangiamo un chilo al giorno per tutto l’anno di bresaola, mentre almeno un litro al giorno di acqua la beviamo.

SAI COSA BEVI?

Ti consiglio, innanzi tutto, di leggere con molta attenzione la tabella allegata per confrontare le varie acque minerali e fare la tua scelta. Devi sapere che acqua bevi!

che acqua bere

N.B.: Tornando ai nitrati, consideriamo come parametro di purezza l’acqua Fiji (1 mg./lt. di nitrati) che è tra le acque, la più pura e incontaminata perchè viene estratta da uno strato acquifero artesiano, primitivo, lontano circa 2.500 chilometri dal continente più vicino e filtrata per centinaia d’anni dalla roccia vulcanica, che è ricca di silice. Ha solo tre difetti: ha un residuo troppo alto per via dei minerali disciolti dalla roccia da cui viene filtrata, è poco reperibile in commercio ed ha un costo proibitivo (circa 8 euro al litro). Tuttavia, teniamo presente che i valori di nitrati delle altre acque, per essere pure, non dovranno distanziarsi troppo da quello dell’acqua Fiji (1 mg./lt.).

L’ENERGIA DELL’ACQUA

L’acqua, in quanto materia, e caratterizzata da una specifica conformazione geometrica: si dispone infatti a tetraedro, con angoli di 104.7 gradi esatti. L’acqua è perciò un cristallo liquido composto chimicamente da due parti di idrogeno e una parte di ossigeno (H2O). Se in termini chimici si trattasse solo di H2O sarebbe logico che, una volta ghiacciata e formatosi i cristalli, all’osservazione col microscopio elettronico sia tutta uguale. Invece, malgrado ricorra la medesima struttura cristallina, non è possibile trovare due cristalli identici. Inoltre, se lasciamo sciogliere naturalmente uno di questi e, successivamente, lo facciamo gelare di nuovo nelle stesse condizioni, riavremo lo stesso identico fiocco: l’acqua è dotata, dunque, di “memoria”.

I CRISTALLI DI MASARU EMOTO

Ogni molecola d’acqua possiede un’identità originale e inconfondibile. A tal proposito lo scienziato giapponese Masaru Emoto studiò l’acqua come veicolo di informazioni che, investita di informazioni emotive, anche verbali, cambia la sua struttura geometrica. Paracelso era, infatti, convinto che l’acqua, la “madre di tutto ciò che esiste”, contenesse quanto serve per guarire le persone. Da allora, molti medici e “guaritori”, consigliano l’acqua, nelle sue svariate applicazioni, per curare le patologie più disparate. L’acqua, perciò, non è solo una sostanza materiale con determinate caratteristiche e proprietà scientificamente dimostrate, ma è anche forza vitale, portatrice e mediatrice di energia, in grado, perciò, di memorizzare e di trasmettere informazioni energetiche. E’ ovvio che l’acqua, così come può essere fonte di vita, se è inquinata da veleni o sostanze cancerogene può compromettere irrimediabilmente la nostra salute. L’acqua che si beve, quindi, dovrebbe essere acqua pura, assolutamente priva di qualsiasi sostanza che possa essere dannosa per la salute.

QUANDO BERE?

L’acqua va bevuta, soprattutto, lontano dai pasti, preferibilmente da un quarto d’ora a mezz’ora prima e circa due ore dopo aver mangiato. Durante i pasti è buona norma berne solo in piccole quantità perché grandi quantitativi diluirebbero i succhi gastrici e ritarderebbero pesantemente la digestione, innescando processi fermentativi e putrefattivi a carico dell’intestino. 

LA SOLUZIONE MIGLIORE?

Per chi vuole il massimo della sicurezza e della sostenibilità, utilizzare filtri domestici ad osmosi inversa per l’acqua di rubinetto potrebbe essere la scelta migliore: migliora il gusto, riduce il cloro e filtra eventuali impurità, senza produrre rifiuti plastici. Oppure se non si ha questa possibilità, potrebbe essere una soluzione alternativa, scegliere l’acqua in bottiglia migliore, in confezioni riciclate di vetro. Per aiutarti nella scelta, nella tabella qui sopra, puoi vedere dalla prima all’ultima la classifica delle acque, più comuni, con più o meno residuo fisso. In fondo alla lista c’è anche la composizione dell’acqua del rubinetto dell’acquedotto di Padova. Per ogni acqua ci sono i parametri più importanti da tenere in considerazione, di cui abbiamo già parlato. Scegli bene e con attenzione, bere l’acqua giusta è importante.

CONSIGLI PRATICI PER UNA CORRETTA IDRATAZIONE

Bevi al mattino: Un bicchiere d’acqua tiepida a stomaco vuoto aiuta a reidratare il corpo dopo il digiuno notturno, meglio ancora se ci metti il succo di un limone. Bere abbondantemente durante la mattinata e poco nel pomeriggio, soprattutto verso sera, evita lo spiacevole inconveniente di alzarsi durante la notte a far pipì.

Non aspettare la sete: Quando senti sete, sei già parzialmente disidratato. Tieni una bottiglia d’acqua sempre a portata di mano. Non aspettare di sentirti troppo assetato, all’inizio, sforzati di bere, almeno fin quando non si riattivano i recettori della sete, disattivati fin da quando hai abituato il tuo corpo a bere poco. L’acqua è la linfa vitale del nostro corpo, sforzati di bere.

Attenzione a tè e caffè: Sebbene idratino in parte per la loro quantità di acqua, hanno un effetto diuretico aumentando, così, la perdita di liquidi.

Un piccolo trucco per iniziare: Se non ti piace bere acqua semplice, aggiungi fettine di limone, foglie di menta o qualche pezzo di frutta fresca. Oppure, usare infusi alla frutta o di erbe è un modo gustoso e naturale per rendere l’acqua più invitante!

ECCESSI DA EVITARE

Anche se l’acqua è fondamentale, berne troppa in poco tempo può diluire i sali minerali nel sangue e causare uno squilibrio elettrolitico. Bevi regolarmente durante il giorno, senza esagerare in un unico momento. L’Ayurveda insegna: “fai che il tuo cibo solido diventi liquido ed il tuo liquido diventi solido”. Bevi i liquidi lentamente, “masticandoli”, in modo che si mescolino con la saliva, migliorando, così, la digestione.

Concludendo: Scegli un’acqua di qualità e ricordandoti che ogni sorso è un regalo che fai a te stesso, perché l’acqua è la linfa vitale del nostro corpo, l’acqua è vita.

Cin cin alla salute! Bevi tanto ma bevi la giusta acqua!

 

Fonti:

Integratori e Nutraceutici – Paolo de Lorenzis

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/nitrati-acqua#:~:text=Il%20nitrito%2C%20a%20sua%20volta,indurre%20alcuni%20tipi%20di%20tumore

https://ilsalvagente.it/2022/09/04/acqua-alcalinizzata-per-curare-le-patologie-bufale-o-verita-scopriamolo/#:~:text=L’acqua%20alcalinizzata%20%C3%A8%20una,un%20pH%20superiore%20a%207.0.

https://www.leggo.it/sanita/cancro_al_colon_confermato_legame_consumo_di_nitrati_contenuti_salumi-6811147.html

https://www.ilgiornaledelcibo.it/nitriti-nitrati-negli-alimenti/

https://www.lauretana.com/